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Bozza di template per la costruzione di un applicativo informatico in grado di redigere il Piano triennale per l'informatica delle PA

Riferimento: Piano triennale per l'informatica 2020-2022 dell'AGID

NOTA METODOLOGICA

[a cura di Ciro Spataro]

Il presente documento intende tracciare una metodologia agevole per la redazione del Piano triennale per l'informatica delle PA.

La finalità principale è individuare i campi e i valori di data entry che un adeguato applicativo informatico deve poter permettere ai referenti delle PA che devono redigere il Piano per la necessaria approvazione da parte dell'organo preposto (Giunta comunale/regionale, ecc.).

L'applicativo informatico da realizzare deve poter:

  1. permettere (tramite login e funzione di data entry) la compilazione di campi prestabiliti e generare, come funzione disponibile, un documento in formato aperto che la PA può sottoporre agli organi amministrativi competenti per la relativa firma digitale e approvazione. Ogni PA con cadenza annuale genera (dall'applicativo) un export in formato aperto del proprio Piano e lo sottopone all'aprovazione del proprio organo competente, al fine di avere annualmente un Piano sempre aggiornato in termini di azioni realizzate e da realizzare.
  2. permettere alle PA un continuo e costante aggiornamento dei dati sul livello di attuazione delle singole azioni (LA) del Piano. Ogni PA può aggiornare il Piano con qualsiasi cadenza temporale (mensile, trimestrale, semestrale);
  3. permettere all'AGID, e a tutti online, la visione e analisi comparativa (in adeguati cruscotti di avanzamento digitale) dei risultati raggiunti dalle PA in termini di livello di attuazione delle singole azioni (LA) previste dai capitoli del Piano nazionale;

L'applicativo informatico deve essere interoperabile:

  1. con la piattaforma IPA Indice Pubbliche Amministrazioni https://indicepa.gov.it/ipa-portale/;
  2. con la piattaforma avanzamento digitale https://avanzamentodigitale.italia.it/it.

Questo documento si fonda sull'importanza del monitoraggio delle cosiddette LA LINEE DI AZIONE, cioè le azioni previste nei capitoli tematici del Piano nazionale da realizzarsi ogni anno per i 3 anni del Piano. Infatti il Piano nazionale illustra la sezione Cosa devono fare le PA che descrive la roadmap delle attività a carico delle diverse PA.

Per ogni Azione è prevista la tempistica ("da mese/anno" oppure "entro mese/anno"). La tempistica è un dato già fissato dal Piano che non deve essere inserito dalla singola PA nell'applicativo. La tempistica è un dato importante per il riferimento ai costi sostenuti dalla PA: l'attuazione di ogni Azione è riferita ad un anno ed ad un costo sostenuto, che se disponibile come dato grezzo e non aggregato ad altri costi, può essere censito nell'applicativo. Censire i costi sostenuti per realizzare per ogni azioni permette dii effettuare analisi comparative tra diversi enti per la stessa azione prevista dal Piano.

La somma delle Azioni realizzate indica il livello di attuazione della transizione digitale della singola PA. Il livello di attuazione della transizione digitale della singola PA deve poter essere visualizzabile nel cruscotto dell'avanzamento digitale AGID https://avanzamentodigitale.italia.it/it, permetendo analisi comparative tra i liveli di avanzamento di diverse PA. Le analisi comparative disponibili pubblicamente permettono fenomeni di sensibilizzazione per l'accellerazione della transizione digitale delle PA meno attive in questo ambito.


Indice

IDENTIFICAZIONE PA

STRATEGIA

CAPITOLO 1 - SERVIZI

  • CAP1.PA.LA01 - Le PA finalizzano l’adesione a Web Analytics Italia per migliorare il processo evolutivo dei propri servizi online
  • CAP1.PA.LA02 - Le PA continuano ad applicare i principi Cloud First - SaaS First e ad acquisire servizi cloud solo se qualificati da AGID, consultando il Catalogo dei servizi cloud qualificati da AGID per la PA
  • CAP1.PA.LA03 - Le PA dichiarano, all’interno del catalogo di Developers Italia, quali software di titolarità di un’altra PA hanno preso in riuso
  • CAP1.PA.LA04 - Le PA adeguano le proprie procedure di procurement alle linee guida di AGID sull’acquisizione del software e al CAD (artt. 68 e 69)
  • CAP1.PA.LA05 - Le PAC aderiscono al programma di abilitazione al cloud e trasmettono al Dipartimento per la Trasformazione Digitale gli elaborati previsti dalla fase di assessment dei servizi avviando le fasi successive. Le PAL aderiscono al programma di abilitazione al cloud e trasmettono ad AGID gli elaborati previsti dalla fase di assessment dei servizi e avviano le fasi successive
  • CAP1.PA.LA06 - Le PAC coinvolte nell’implementazione nazionale del Single Digital Gateway finalizzano l’adesione a Web Analytics Italia
  • CAP1.PA.LA07 - Le PA che sono titolari di software sviluppato per loro conto, eseguono il rilascio in open source in ottemperanza dell’obbligo previsto dall’art. 69 CAD e secondo le procedure indicate nelle Linee guida attuative su acquisizione e riuso del software
  • CAP1.PA.LA08 - Le PA alimentano il catalogo dei servizi della PA
  • CAP1.PA.LA09 - Nei procedimenti di acquisizione di beni e servizi ICT, le PA devono far riferimento alle Linee guida di design
  • CAP1.PA.LA10 - Le PA comunicano ad AGID, tramite apposito form online, l’esito dei test di usabilità del proprio sito istituzionale
  • CAP1.PA.LA11 - Le PA pubblicano, entro il 23 settembre 2020, tramite l’applicazione form.agid.gov.it, una dichiarazione di accessibilità per ciascuno dei loro i siti web
  • CAP1.PA.LA12 - Le PAC coinvolte nell’erogazione delle informazioni, previste dall’allegato 1 del Regolamento europeo 2018/1724 sul Single Digital Gateway, pubblicano le informazioni di propria competenza
  • CAP1.PA.LA13 - Le PA devono pubblicare gli obiettivi di accessibilità sul proprio sito (entro marzo 2021)
  • CAP1.PA.LA14 - Le PA comunicano ad AGID, tramite apposito form online, l’uso dei modelli per lo sviluppo web per i propri siti istituzionali
  • CAP1.PA.LA15 - Le PA devono pubblicare, entro il 23 giugno 2021, la dichiarazione di accessibilità per le APP mobili, tramite l’applicazione form.agid.gov.it
  • CAP1.PA.LA16 - Le PA devono pubblicare gli obiettivi di accessibilità sul proprio sito (entro marzo 2022)

CAPITOLO 2 - DATI

  • CAP2.PA.LA01 - Le PA individuano i dataset di tipo dinamico da rendere disponibili in open data coerenti con il modello di interoperabilità e con i modelli di riferimento di dati nazionali ed europei
  • CAP2.PA.LA02 - Le PA rendono disponibili i dati territoriali attraverso i servizi di cui alla Direttiva 2007/2/EC (INSPIRE)
  • CAP2.PA.LA03 - Le PA avviano le procedure di apertura dei dati di tipo dinamico individuati di cui sono titolari in conformità alla Direttiva (UE) 2019/1024; stimolano, anche nella predisposizione di gare d’appalto, i gestori di servizi pubblici da loro controllati per l’apertura dei dati dinamici (es. i dati sulla mobilità in possesso dell’azienda partecipata locale), e agevolano la documentazione degli stessi nei cataloghi nazionali di riferimento (dati, geodati e API)
  • CAP2.PA.LA04 - Le PA avviano l’adeguamento dei sistemi che si interfacciano alle banche dati di interesse nazionale secondo le linee guida del modello di interoperabilità
  • CAP2.PA.LA05 - Le PA documentano le API coerenti con il modello di interoperabilità nei relativi cataloghi di riferimento nazionali
  • CAP2.PA.LA06 - Le PA uniformano i propri sistemi di metadati relativi ai dati geografici alle specifiche nazionali e documentano i propri dataset nel catalogo nazionale geodati.gov.it
  • CAP2.PA.LA07 - Le PA uniformano i propri sistemi di metadati relativi ai dati non geografici alle specifiche nazionali e documentano i propri dataset nel catalogo nazionale dati.gov.it
  • CAP2.PA.LA08 - Le PA forniscono indicazioni sul livello di qualità dei dati per le caratteristiche individuate e pubblicano i relativi metadati (per esempio indicando la conformità ai modelli dati standard nazionali ed europei)
  • CAP2.PA.LA09 - Le PA adottano la licenza aperta di riferimento nazionale, documentandola esplicitamente come metadato
  • CAP2.PA.LA10 - Le PA definiscono al proprio interno una “squadra per i dati” (data team) ovvero identificano tutte le figure, come raccomandato dalle Linee guida nazionali per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico, che possano contribuire alla diffusione della cultura del dato e al recepimento della Strategia nazionale dati su tutto il territorio
  • CAP2.PA.LA11 - Le PA partecipano a interventi di formazione e sensibilizzazione sulle politiche open data
  • CAP2.PA.LA12 - Le PA partecipano, insieme ad AGID e al Dipartimento per la Trasformazione Digitale, alla definizione di metodologie per monitorare il riutilizzo dei dati aperti sulla base di quanto previsto nella norma di recepimento della Direttiva sui dati aperti ((UE) 2019/1024)
  • CAP2.PA.LA13 - Le PA pilota avviano progetti di implementazione della Strategia nazionale dati

CAPITOLO 3 - PIATTAFORME

  • CAP3.PA.LA01 - Le PA che intendono aderire a NoiPA esprimono manifestazione di interesse e inviano richiesta di adesione
  • CAP3.PA.LA02 - Regioni, Enti Locali e Strutture sanitarie elaborano piani regionali per l’adozione di pagoPA, anche attraverso il dialogo tra le realtà associative degli enti territoriali coinvolti
  • CAP3.PA.LA03 - Le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate alimentano il FSE con dati e documenti sanitari identificati nell’ambito dei gruppi di lavoro del FSE - CAP3.PA.LA04 - Le PA interessate compilano il questionario per la raccolta delle informazioni di assessment per l’adesione a NoiPA
  • CAP3.PA.LA05 - Le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate devono essere collegate al sistema CUP interaziendale o regionale
  • CAP3.PA.LA06 - Le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate devono inserire le proprie agende nel sistema CUP interaziendale o regionale
  • CAP3.PA.LA07 - Le PA e i gestori di pubblici servizi proseguono il percorso di adesione a SPID e PagoPA e dismettono le altre modalità di autenticazione e pagamento associate ai propri servizi online
  • CAP3.PA.LA8 - Le PA e i gestori di pubblici servizi interessati comunicano al Dipartimento per la Trasformazione Digitale le tempistiche per l’adozione dello SPID
  • CAP3.PA.LA9 - Le PA e i gestori di pubblici servizi interessati definiscono un piano operativo e temporale per la cessazione del rilascio di credenziali proprietarie e per la predisposizione di un accesso SPID-only nei confronti dei cittadini dotabili di SPID
  • CAP3.PA.LA10 - I soggetti obbligati all’adesione alla Piattaforma pagoPA risolvono le residuali problematiche tecnico/organizzative bloccanti per l’adesione alla Piattaforma stessa e completano l’attivazione dei servizi
  • CAP3.PA.LA11 - Le istituzioni scolastiche iniziano ad aderire a SIOPE+
  • CAP3.PA.LA12 - Le PA e i gestori di pubblici servizi interessati cessano il rilascio di credenziali proprietarie a cittadini dotabili di SPID
  • CAP3.PA.LA13 Le PA e i gestori di pubblici servizi interessati adottano lo SPID by default: le nuove applicazioni devono nascere SPID-only a meno che non ci siano vincoli normativi o tecnologici, se dedicate a soggetti dotabili di SPID
  • CAP3.PA.LA14 - I Comuni subentrano in ANPR
  • CAP3.PA.LA15 - Le PA completano il passaggio alla Piattaforma pagoPA per tutti gli incassi delle PA centrali e locali
  • CAP3.PA.LA16 - I musei statali compilano il questionario di accreditamento al SMN
  • CAP3.PA.LA17 - Le PA interessate partecipano al tavolo di lavoro per la definizione degli interventi normativi e tecnici finalizzati alla realizzazione della piattaforma SPID
  • CAP3.PA.LA18 - Le PA si predispongono per interagire con INAD per l’acquisizione dei domicili digitali dei soggetti in essa presenti
  • CAP3.PA.LA19 - I musei non statali compilano i questionari di accreditamento regionali

CAPITOLO 4 - INFRASTRUTTURE

to be continued ....

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